Quasi un romanzo in versi, che ha inizio negli anni cinquanta. I territori dell'infanzia, le stagioni di una piccola città di mare, l'osteria e la piazza del mercato, la radio, i pranzi, le passeggiate serali ... una poesia comunicativa, conversativa, con lampi di fiammeggiante lirismo.
I personaggi di questi tredici racconti hanno sguardi disincantati e crudi. E sono invecchiati proprio per guardare oltre le cose e il familiare aspetto che esse hanno. E se insistono sono anche un po' scemi.
Senza concessioni all'indulgenza, con ironia velata o scoperta, i versi percorrono territori di confine, dove si stanno cancellando "macchie di boschi, sagome di chiese, estirpate / le radici dei discorsi e i respiri / primordiali di piante e animali"
Ugo e la nipotina Camilla, le istituzioni che usano le antilingue, visite guidate e visitors, le illusioni del multiverso e un gruppo di lettura ... un romanzo satirico e moderatamente disperato.
Poesie 1980-2020
Introduzione di Massimo Raffaeli, nota critica di Fabio Pusterla
Il paesaggio circostante è di rovine urbane, di vite reificate, di esseri atomizzati e spoliticizzati, tali da sembrare l'uno all'altro in stato di clandestinità
Vivere in simbiosi con un libro, conversare con l'autore. La lettura può essere divergente ma è comunque una ricerca di umori sotterranei. Attiva similitudini, ricordi, ragionamenti, fantasie apocalittiche, derive secondarie, innesta altri racconti. Le "Operette morali" sono un catalizzatore formidabile. La domanda fondamentale di Leopardi è dentro ognuno di noi.
Edizione d'arte curata da Giorgio Bertelli.
Con due fotografie
di Eros Fiammetti.
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